"Il golem è una creatura, in particolare un essere umano fabbricato artificialmente grazie a un procedimento magico che fa ricorso ai santi nomi di Dio. La concezione secondo la quale sarebbe possibile creare in questo modo degli esseri viventi si ritrova nelle dottrine magiche di un gran numero di popoli. L'esempio più noto è quello degli idoli e delle immagini alle quali gli antichi sostenevano di aver conferito il potere della parola. Presso i greci e gli arabi, queste attività sono talvolta messe in relazione con le speculazioni astrologiche, che consistono nel captare la spiritualità delle stelle e nell'insufflarla nelle creature sublunari. Lo sviluppo dell'idea del golem nel giudaismo è però indipendente dall'astrologia. Quest'idea è infatti piú legata all'esegesi magica del Sefer yesirah e alle concezioni che attribuiscono un potere creativo al linguaggio e alle lettere."
Gustav Meyrink nel 1915 scrisse un romanzo, Il Golem ( Milano : Bompiani, 1993; trad. di Carlo Mainoldi) dove si narra che il Golem non è un uomo d'argilla come quello creato dal Rabbi Löw all'epoca di Rodolfo II, bensì un fantasma, un'ombra che ogni 33 anni si aggira per il ghetto sconvolgendo i suoi abitanti. Della sua esistenza nessuno è certo, così che lo si può vedere anche in senso psicanalitico come materializzazione dei timori di coloro che credono di averlo visto, o come rappresentazione del 'doppio'.
Altre opere intorno al Golem sono:
- Judah Rosenberg, Niflaot Marahal, 1909
- Chaim Bloch, Il Golem di Praga, 1919
- Jorge Luis Borges, El Golem, 1958
- Paul Celan, Einem, der vor der Tür stand, 1964
- Johannes Urzidil, La mistica del Golem, 1965, in: Di qui passa Kafka, Adelphi
- Elie Wiesel, Il Golem, 1999
Il regista P. Wegener diresse nel 1920 Der Golem (Il golem) un film muto che appartiene al filone dell'espressionismo tedesco, da cui sono tratte le immagini di questo post.