Nel 1748, Julien Offroy de La Mettrie pubblica un libro intitolato L'Homme-Machine, che presto sarà bruciato sulla pubblica piazza come opera eretica. Si legge:
"Il corpo non è che un orologio, di cui il nuovo chilo è l'orologiaio. Quando questo entra nel sangue, la prima cura della natura è di eccitarvi una specie di febbre, che i chimici, i quali dappertutto non vedono altro che i loro lambicchi, hanno dovuto scambiare per una fermentazione. Questa febbre produce una maggiore filtrazione di spiriti, i quali meccanicamente vanno ad animare i muscoli e il cuore, come se ci fossero stati mandati per ordine della volontà."
"Facendosi la barba una mattina, un uomo scopre un filo metallico che gli esce dalla guancia sinistra. Tentando di rimuoverlo si ferisce profondamente. Da quel momento, per lui la vita diventa un incubo fatto di demoni e sogni perversi, e il suo corpo si ricopre velocemente di metallo... "
Il film Tetsuo. The Iron Man, opera prima di Shinya Tsukamoto che vinse il Primo Premio al Fantafestival di Roma del 1989, rappresenta una nuova (e orrifica) metamorfosi di un essere umano in una macchina.
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